La Confesercenti punta sui distretti commerciali. Il nuovo presidente Erasmi: «I Comuni riducano le tasse»

TERAMO – «Per rilanciare le attività produttive bisogna riportare le persone in centro storico». E’ questo l’appello lanciato dal nuovo presidente provinciale della Confesercenti, Daniele Erasmi, che ha inviato, a nome dell’associazione, un documento indirizzato a tutti i sindaci della provincia e anche al Prefetto. «Una soluzione – afferma Erasmi – potrebbe essere quella di creare dei distretti commerciali, che raggruppino sia i negozi che l’artigianato. Il nuovo presidente ha anche sottolineato l’esigenza di creare un tavolo di lavoro con i sindaci per discutere della tassazione locale, troppo alta per le attività che hanno difficoltà ad andare avanti. «In alcuni Comuni – afferma Erasmi – oltre alla Tares, la Tarsu, la Cosap, l’Imu, ecc, c’è persino la tassa sui loghi delle vetrofanie».  La Confesercenti chiede quindi ai sindaci di avviare un’azione calmierante sulle imposte comunali legate alle microimprese dei settori commercio, turismo, servizi ed artigianato. «Con gli aumenti delle imposte e delle tasse locali – si legge nella nota inviata agli Enti – i Comuni in questi momenti dispongono del potere di aumentare le difficoltà delle aziende fino alla loro chiusura, visto che sono costrette  a fare i conti fino all’ultimo centesimo. E dunque, siamo a chiedere ai sindaci di farsi promotori insieme a noi di un’iniziativa di sostanziale riduzione di tasse ed imposte comunali che regolano le attività dei mercati ambulanti e delle fiere, dei negozi di vicinato, degli stabilimenti balneari, dei pubblici esercizi e delle attività artigianali». L’associazione ha chiesto inoltre di destinare un capitolo del bilancio comunale alle attività produttive. Secondo il direttore provinciale dell’associazione, Flaminio Lombi, è necessario anche puntare sul turismo, non solo quello del mare e della montagna, ma anche su “pacchetti integrati”. «E’ importante – afferma Lombi – che le infrastrutture siano potenziate – mi riferisco all’aeroporto, e alle stazioni ferroviarie». L’associazione chiede anche che sia rifinanziata la legge per le cooperative di garanzia e per i centri commerciali naturali. Un’esperienza, quella dei consorzi che uniscono i negozi del centro, che la Confesercenti intende replicare anche a livello provinciale. Un incarico in questo senso, è stato affidato al vicepresidente vicario Giancarlo Da Rui. «Chiederemo un incontro all’assessore regionale alle Attività produttive Alfredo Castiglione – afferma Da Rui – per sollecitare il finanziamento ai centri commerciali naturali, che funzionano, nonostante la presenza di alcuni “falchi tiratori”. L’esperienza della fidelity card, avviata da due mesi, ci sta dando soddisfazione: finora abbiamo distribuito circa 3 mila card, per un importo totale di circa 150 mila euro, adesso vorremmo estendere la convenzione anche alle attività di altri Comuni». La situazione, nel centro storico teramano, resta però difficile. «Il saldo tra le attività che aprono e quelle che chiudono resta negativo – conclude Da Rui – i commercianti hanno chiesto da tempo una riduzione degli affitti, purtroppo da parte dell’amministrazione finora non c’è stata  molta attenzione, basti pensare agli aumenti della tassa per l’occupazione del suolo pubblico».  L’ex presidente provinciale Antonio Topitti, che ha passato ufficialmente il testimone ad Erasmi, ha affermato che continuerà a lavorare per l’associazione, «portando avanti quel lavoro di squadra che ci ha sempre contraddistinto».